La Colonia felice: utopia lirica (terza edizione)
una eròica quiete, in una divina apatìa; vivevo, legge a mè stesso, fruendo, indiviso e purìssimo, il più prezioso dei doni, la libertà. E tu ... tu me
La Colonia felice: utopia lirica (terza edizione)
che ti voglia far torto. Aspetta soltanto che la divisione ... - E tu aspetti? - interruppe Gualdo insultante; e, di colpo, aggrappato un fucile
La Colonia felice: utopia lirica (terza edizione)
Tu mi ami? - egli fece con uno scoppio di gioja, balzando ver' la fanciulla, che già al suolo piegava, e rialzàndosela al petto. E le due ànime
La Colonia felice: utopia lirica (terza edizione)
: «O Madre, o Madre, dalle tue profonde vìscere, alziamo lamentoso il canto. Tu, spento sole, con feconda morte, ànima e forma a noi sùsciti e cibi. E
La Colonia felice: utopia lirica (terza edizione)
con oppressura. - E li hai tu visti, tu? - Sì - sospirò egli di un sì, ch'era piuttosto a vedere che a udire. - E perchè allora, se tanto buoni, tanto
La Colonia felice: utopia lirica (terza edizione)
... perdono. Ben sai; avèo giurato di miètermi il pane sulla tua testa, di averti quì sotto - e battè forte il calcagno. - Tu mi avevi oltraggiato, mortalmente
La Colonia felice: utopia lirica (terza edizione)
odii tu? - Gualdo, stupito, il fisò, mentre gli si componèa nel capo il senso della domanda; poi: - Odiarti ... io? epperchè? ... Io non odio nessuno
La Colonia felice: utopia lirica (terza edizione)
il Nebbioso trovò la ragazza con gli occhi infocati ... - O tu - gli diss'ella sospirosamente - mi han raccontato una storia di orrore, la storia di
La Colonia felice: utopia lirica (terza edizione)
, parve inciampare, e cadde sbattendo i denti. - Cecilia ha paura! - disse la Nera con sdegno. - E tu? ... che hai tu? ... - chiese Gualdo accennando
La Colonia felice: utopia lirica (terza edizione)
Luiso il Tremila, e tu anche, o Raccagna ... Chi ne può troppe contare, ne ha ben poche da fare. - Ma ecco due allampate figure, cui non mancava se non